Bonus mezzogiorno

cartello con scritta arancione

L’attuale legge di Bilancio ha confermato e prorogato il bonus mezzogiorno fino a dicembre 2023, vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e quali sono le agevolazioni previste.

Il riferimento a tale agevolazione in realtà è strettamente connesso anche al credito di imposta che è definito come un credito nei confronti dello Stato che riduce l’ammontare di debiti o delle imposte e che può essere restituito attraverso la dichiarazione dei redditi; in buona sostanza ha a che fare con le tasse e viene utilizzato per avere uno sconto sui tributi da pagare a fine anno.

In questo caso ci riferiamo al credito imposta investimenti beni strumentali a favore di tutte quelle imprese del Mezzogiorno che si impegnano ad acquistare beni strumentali destinati ad attività produttive di quel preciso territorio.

Il rinnovo del bonus mezzogiorno è quindi specificatamente rivolto alle imprese delle seguenti Regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Sardegna e Sicilia.

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Bonus investimenti mezzogiorno

Il bonus investimenti mezzogiorno per il 2023 prevede che le aziende collocate nelle regioni meridionali possano usufruire di importanti agevolazioni fiscali, qualora si impegnino ad acquistare beni strumentali per le attività produttive del loro stesso territorio di appartenenza. Attraverso la compensazione F24 le aziende saranno agevolate ed incentivate ad acquistare attrezzature e macchinari utili alla loro produttività.

Già attivo nel 2016 (all’interno di quella che all’epoca era la Legge di Stabilità), il bonus mezzogiorno serviva e serve ancora oggi come “boost” per favorire gli investimenti nelle regioni del Sud Italia; venne poi inoltre esteso alle zone colpite da sismi del Centro Italia, le Zone Economiche Speciali (ZES) e le Zone Logistiche Semplificate (ZLS).

A poter usufruire del bonus mezzogiorno e al credito di imposta per gli investimenti Sud 2023 non saranno soltanto le imprese con una storia già strutturata, ma anche tutte le start up. Ma in che cosa consiste concretamente tale agevolazione, vediamolo insieme…

Bonus investimenti Sud

Il bonus investimenti Sud è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta con un valore che varia dal 20% al 45% della spesa affrontata.

Le diverse percentuali riguardano nello specifico le peculiarità dell’azienda e la collocazione geografica della stessa realtà produttiva.

Per quanto riguarda le aziende esse potranno essere piccole, medie e grandi imprese, ovvero:

  • piccole: con meno di cinquanta dipendenti e con un fatturato annuo o bilancio totale non superiore ai 10 milioni di euro
  • medie: meno di 250 dipendenti e con fatturato annuo non superiore ad euro 50 milioni, ovvero totale di bilancio annuo non superiore ad 43 milioni di euro
  • grandi: con più di 250 dipendenti e fatturato annuo superiore ad euro 50 milioni o totale di bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro. Per quanto riguarda gli aiuti, il calcolo ha come riferimento la carta degli aiuti finalità regionale 2022 2027.

Ecco alcune specifiche regionali per il bonus mezzogiorno:

  • Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna il bonus è pari al: 45% per piccole imprese, 35% per medie, 25% per grandi
  • Molise: per i beni acquisiti fino al 31 dicembre 2021 le percentuali del credito d’imposta sono pari al 30% per le piccole imprese, 20% per le medie imprese e 10% per le grandi imprese; nel caso dei beni acquisiti nel 2022 e nel 2023 le percentuali del credito d’imposta sono pari al 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese.
  • Abruzzo: 30% per le piccole imprese, 20% per medie imprese e 10% per le grandi.

Credito di imposta 4.0

Il credito di imposta 4.0 ha sostituito di fatto l’iperammortamento ossia quell’incentivo fiscale rivolto alle varie aziende affinché potessero acquistare beni strumentali, come macchinari ed impianti per affrontare il rinnovamento dell’industria.

L’ultima modifica fa riferimento alla Legge di Bilancio del 2022 la quale, se da una parte proroga le agevolazioni sino al 2025, dall’altra riduce le aliquote agevolative applicabili per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023.

Le aliquote vigenti nel 2022 continuano ad essere applicabili per gli investimenti prenotati entro il 31 dicembre 2022, se effettuati entro il 30 settembre 2023 (termine così prorogato dalla Legge di Bilancio 2023).

Possono usufruire del credito di imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 tutte le imprese residenti ne territorio dello Stato incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti – indipendentemente:

  • dalla forma giuridica;
  • dal settore economico in cui operano; dalle dimensioni aziendali;
  • dal regime contabile (ordinario o semplificato) adottato.

Credito imposta mezzogiorno beni agevolabili

Il credito imposta mezzogiorno beni agevolabili nel dettaglio comprende tutti quei beni strumentali che sono indispensabili per un iniziale investimento, ovvero:

  • macchinari, impianti e attrezzature utili alla nascita di un nuovo stabilimento o altresì all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente; a diversificare la produzione di uno stabilimento per ottenere nuova produzione e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
  • beni definibili strumentali rispetto all’attività esercitata dall’impresa che usufruirà del credito d’imposta. I beni devono essere di uso durevole ed atti ad essere impiegati all’interno del processo produttivo dell’impresa stessa
  • beni destinati a strutture produttive situate nel territorio delle aree puntualmente individuate dalla norma, ovvero le Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Bene strumentale definizione

Per dare di bene strumentale definizione partiamo da quella riferita dalla Corte di Cassazione ovvero: “quei “beni che hanno, quale unica destinazione, quella di essere direttamente impiegati nell’espletamento di attività tipicamente imprenditoriali, così da non essere idonei alla produzione di un reddito autonomo rispetto a quello del complesso aziendale nel quale sono inseriti”.

Per semplificare…il bene strumentale è tutto l’insieme di beni materiali ed immateriali che un’impresa acquista per dar seguito alla sua attività produttiva; si tratta solitamente di beni il cui utilizzo è protratto nel tempo ed il cui costo viene suddiviso o ammortizzato negli anni successivi a quello in cui la spesa stessa è stata sostenuta.

Oxley punto di riferimento per le piattaforme aeree da sempre si occupa di fornire beni strumentali di eccellenza, avendo a cuore lo sviluppo e la crescita di tutte le realtà aziendali che puntano su qualità, sicurezza e innovazione.

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